Liquirizia e mirto

A settembre ricompaiono spesso disturbi che credevamo superati, difficoltà digestive e cali delle difese. Reduci dalla pausa di ferie, infatti, siamo costretti a ritrovare rapidamente l’efficienza di sempre. Con la conseguenza che l’organismo, privato dall’oggi al domani dall’ambiente riposante della villeggiatura, non sa come parare il colpo. Bisogna dargli una mano con due piante ad hoc: la liquirizia e il mirto.
La sensazione di nausea che compare sotto sforzo e sparisce dopo mangiato potrebbe segnalare un’infiammazione al duodeno, il tratto iniziale dell'intestino tenue in cui si riversano bile e succo pancreatico. Il duodeno riveste una funzione chiave nei processi digestivi, ma è particolarmente sensibile allo stress, che induce in esso infiammazioni e ulcerazioni. Per sfiammarlo, possiamo contare sui principi attivi della radice di liquirizia, dall’azione antinfiammatoria e antiulcerosa.
La radice di liquirizia si trova in tutte le erboristerie, da assumere ai pasti, per un mese.
Un’altra conseguenza dello stress post-vacanziero è il sensibile abbassamento delle difese immunitarie. Ecco allora riacutizzarsi i tipici disturbi stagionali, dalle riniti allergiche alle cistiti, o comparire i primi malanni parainfluenzali che colpiscono l’apparato respiratorio o quello gastroenterico. Un buon rimedio per sostenere il sistema immunitario nella fase di transizione tra l’estate e l’autunno è l’olio essenziale di mirto,agisce stimolando le difese naturali e contrastando le infezioni in tutti i distretti corporei. Assumi 2 gocce di olio essenziale di mirto in mezzo cucchiaino di miele la mattina a digiuno per 10 giorni. Oppure diluisci nell’acqua del bagno 20 gocce di olio e resta immersa 15 minuti circa.
Attenzione! L’olio di mirto è vietato in gravidanza.