La malva disinfiamma e depura

La malva disinfiamma e depura

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Entrare nel cuore dell’inverno con una pianta che vi protegga ed elimini le tossine che si accumulano con il freddo Allora non fate a meno della malva “regina di tutte le piante curative”. Procuratevi in erboristeria il mix di foglie e fiori essiccati e versatene una manciata sulle minestre, sui risotti, nelle zuppe: otterrete, grazie all’alto contenuto di mucillagini, una pietanza dolcemente lassativa, che elimina le scorie e le tossine depositate sui villi intestinali e, in più proteggerete la mucosa del colon per prevenire l’assorbimento dei radicali liberi. Un cucchiaio di fiori, di radici e di foglie essiccate nel tè o per un infuso, addolcito con il miele, non dovrebbe mancare per tutto gennaio. L’ideale sono tre tazze al giorno: mattino, dopo pranzo e prima di dormire, perché la malva favorisce il sonno tranquillo, la calma, il rilassamento, la pace interiore. Ma la malva è anche il rimedio che neutralizza gli effetti dei pranzi smodati, dei cenoni di Capodanno, dell’eccesso di alcol, perché porta via dall’intestino tutto ciò che lo intossica. Con l’infuso fate sciacqui tutte le sere: disinfiamma le gengive e, se avete tosse e catarro, non andate a letto senza 2 tazze di questo elisir. Filtrate l’infuso e passatelo anche sulla pelle: rigenera il tessuto cutaneo e lo protegge dall’invecchiamento. Ma l’infuso serve anche per detergere gli occhi prima di dormire e prevenire la congiuntivite; inoltre la malva è fondamentale contro tutte le irritazioni: dello stomaco, delle vie urinarie, dei bronchi e del cavo orale, quando vi sono ascessi o infiammazioni gengivali. Insomma, le erbe di un tempo non invecchiano mai.